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Un gioco da bambini L'avversario di Emmanuel Carrère

Recensione

Un gioco da bambini di J.G. Ballard è il libro più inquietante che ho letto nell’ultimo anno, e non tanto per la scelta di far interpretare il ruolo di carnefici a dei bambini, quanto per lo stile freddo e quasi impersonale della narrazione, crudele e spietata, caratterizzata da una “logica” glaciale, lucida e precisa, senza sbavature. Un romanzo quasi telegrafico, privo di empatia o emozione che ricorda più un true crime o, meglio ancora, una serie di moduli o fascicoli compilati che il lettore si trova a dover affrontare. Ogni stimolo, ogni briciolo di umanità è letteralmente azzerato, evaporato, svanito. Resta solo la nuda crudeltà, il malsano egoismo, la convinta volontà di uccidere senza se e senza ma. Colpisce il forte contrasto tra l’ambientazione ricca e agiata e il disagio giovanile e infantile, completamente ignorato, che genera mostri. Mostri che si riuniscono in gruppo per uccidere, prevalere, sopravvivere in una società che non li vede, in uno stile di vita che non li considera perché troppo presa dalle apparenze. Un po’ alla Bret Easton Ellis, un po’ alla Il signore delle mosche.

Trama

Nel 1988, nell’esclusiva e nuovissima residenza del villaggio di Pangbourne, pochi chilometri fuori Londra, si verifica un massacro: trentadue adulti vengono trovati morti. Sono stati brutalmente uccisi nonostante i dispositivi di sicurezza e i loro tredici figli adolescenti sono scomparsi. Il delitto pare perfetto come il luogo in cui si è consumato, ed è durato solo pochi minuti. Nessuno sa come sia stato possibile e né riesce a immaginare il motivo. Ma forse la risposta si trova nel fatto che in una società totalmente sana, in un contesto di ricchezza e abbondanza, dove tutto è predefinito e organizzato per ottenere il massimo della felicità, l’unica via di scampo è la follia. E forse sotto l’apparente perfezione si cela una realtà ben diversa. Per risolvere lo sconcertante caso, la polizia chiede l’aiuto di un consulente psichiatrico, il dottor Richard Greville. E saranno le sue indagini a svelare uno scenario inquietante cui nessun vuol credere dal momento che si ipotizza la colpevolezza dei ragazzi.

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