Recensione
Daphne Du Maurier è eccezionale anche nei racconti, non solo nei romanzi. Rendez-vous, come dice lo stesso titolo, è un appuntamento con il mistero, l’assurdo, il probabile ma reale che conduce all’incredibile. E’ una raccolta di racconti che unisce il giallo al noir e la narrativa e ha il grandissimo pregio di tenere il lettore costantemente sulle spine. Ogni racconto è attesa di ciò che avverrà e sarà, si muore dalla voglia di sapere dove i personaggi ci condurranno e perché. L’elemento che più di tutti rende particolari questi scritti è la sottigliezza con cui viene descritto e narrato il labile, labilissimo confine tra follia e assennatezza, equilibrio e perdita di controllo, realtà e manipolazione. La Du Maurier è una maestra in questo. I racconti sono uno più bello dell’altro, ma davvero imperdibili sono Senza motivo, che apre la raccolta, L’amante, La porta che si chiude e In un attimo. Non a caso Alfred Hitchcock si ispirava a lei per i suoi film. Fantastico!
Trama
La signora Farrell, felicemente sposata e dalla vita irreprensibile, si uccide all’improvviso senza lasciare spiegazioni; un mercantile inseguito da un U-Boot viene soccorso da un misterioso veliero; un famoso scrittore in cerca dell’amore riceve un’amara delusione. Sono storie composte nel corso della sua vita, quelle che Daphne du Maurier ha raccolto in Rendez-vous, e ognuna testimonia la sua abilità nel creare intrecci e suspense. E nell’offrire al lettore personaggi che non sono semplici motori di una trama, ma creazioni sfaccettate in grado di riflettere i nostri vizi e le nostre aspirazioni.
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