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Il caso Agatha Christie di Nina de Gramont L'avversario di Emmanuel Carrère

Recensione

Durante la lettura di questo libro non ho fatto altro che ripetere “bah”, quindi, in definitiva per me Il caso Agatha Christie di Nina de Gramont resta un grosso “bah”. Non tanto per la storia in sé, le sofferte vicende vissute dalla protagonista sono emozionanti e commoventi, a volte fanno riflettere, soprattutto sull’importanza della donna nella società e nella religione; l’ambientazione tipicamente british è ben resa e l’immersione è totale; così come è ben costruito il giallo alla base del romanzo, il mistero e l’omicidio. L’elemento che stona è, paradossalmente, Agatha Christie. Lei, che come lo stesso titolo del romanzo dice, dovrebbe essere il motore, il perno attorno cui ruota l’intera narrazione, risulta in realtà essere un personaggio secondario, un ornamento di cui si può fare a meno senza nessuna conseguenza. Se infatti si dovessero estrapolare dal testo le parti che riguardano la grande e amata scrittrice inglese, la trama non ne sarebbe minimamente scalfita. La sua presenza è una forzatura dell’autrice che ha voluto inserire a tutti i costi (questa è l’impressione) un evento biografico della Christie senza però ricavarne alcun beneficio per il testo, senza raggiungere un obiettivo specifico né centrare il bersaglio. Lettura piacevole, indubbiamente, un bel libro d’intrattenimento ma che fornisce però aspettative troppo alte rispetto alla realtà.

Trama

Un giorno di dicembre del 1926, dopo aver comunicato alla moglie Agatha la sua intenzione di divorziare per sposare la sua amante, il colonnello Archibald Christie parte per un weekend presso amici. Quella sera stessa dalla dimora di campagna, ribattezzata Styles dal primo caso di Hercule Poirot, la scrittrice svanisce nel nulla. La sua Morris Cowley viene ritrovata alle prime luci del mattino sul bordo di un dirupo. Sul sedile posteriore, la pelliccia, una valigia piena di abiti e la patente. L’ipotesi più plausibile è un gesto disperato, la signora aveva un forte esaurimento nervoso, si sussurra. Migliaia di uomini, tra poliziotti e volontari, cani, persino aeroplani: tutta l’Inghilterra si mobilita per cercarla, come se l’angoscia che l’ha spinta a fuggire avesse fatto di lei la persona più importante della terra. Persino Nan O’Dea, l’Amante, è in ansia. Nonostante abbia tramato per insinuarsi nella lussuosa residenza dei Christie, per entrare in confidenza con Agatha, che è elegante e raffinata come lei non sarà mai. Nonostante, soprattutto, si sia impegnata a fondo per attirare l’attenzione dell’arrogante colonnello e farlo innamorare. Ora però che lui è caduto nella rete, con il suo obiettivo che può dirsi a portata di mano, Nan ha un altro disegno in mente. Agatha ha qualcos’altro che lei vuole, oltre a suo marito. Perché ciò che le è accaduto tanti anni prima, in Irlanda, le ombre scure, i gravi segreti, i colpi bassi del fato che popolano il suo passato, non possono trovare riparazione, se non in qualcosa di molto più efferato e definitivo. In questa appassionante ricostruzione possibile degli undici giorni in cui la scrittrice scomparve per il mondo, Nina de Gramont crea una trama fitta di mistero e colpi di scena, in cui nulla è come appare, nessuno dice la verità e soprattutto la soluzione potrebbe essere lì in piena vista, alla luce del sole, in perfetto stile Agatha Christie.

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