Recensione
Intrigo, mistero e un pizzico di alchimia sono gli ingredienti di questo giallo tutto italiano. Catapultati nel Medioevo, vivremo le avventure mozzafiato del mercante Ignazio da Toledo, sempre alla ricerca di nuovi misteri da scoprire. Una storia interessante ma un po’ prolissa, in cui si nota il lavoro di ricerca storica dello scrittore.
Sofia Celadon
Trama
È la sete di conoscenza a guidare i suoi passi, la sua curiosità a condurlo al cospetto di misteri da svelare, la sua intelligenza a renderlo capace di districarsi nelle situazioni più complesse.
Il suo nome è Ignazio da Toledo, e la sua fama corre di bocca in bocca nell’Europa medievale. Le sue avventure lo portano a viaggiare tra l’Italia, la Francia e la Spagna. Prima alla ricerca dell’Uter Ventorum, un libro rarissimo che contiene antichi precetti della cultura talismanica orientale, e permette di evocare gli angeli e la loro divina sapienza. Poi sulle tracce del mitico Turba philosophorum, un manoscritto attribuito a un discepolo di Pitagora, che conserva l’espediente alchemico più ambito al mondo: la formula per violare la natura degli elementi. Infine in Sicilia, alla “Corte dei miracoli” di Federico II, dove forse si cela il mistero sulla temibile setta dei Luciferiani. Sul suo cammino, personaggi loschi e ambigui cercano di ostacolare con l’inganno e la forza ogni sua ricerca, ponendolo di volta in volta in pericolo di vita…