Home » Non pensavo fosse amore di Brittainy C. Cherry

20191203_103452

Recensione

La lettura di questo romanzo mi è stata consigliata (ancora a luglio) a seguito di una discussione sul fatto che, gira che ti rigira, i romance si fondano sempre sui soliti cliché, e di cliché in effetti ne è pieno anche questo romanzo: la ragazza della porta accanto delusa dall’amore ma colma di speranza che si innamora del bel tenebroso dal cuore tenero, un po’ come un Tronky, dall’infanzia difficile; un matrimonio naufragato a causa dei tradimenti (che ormai oltre a star bene su tutto vanno di moda), una famiglia opprimente e molto religiosa, e una, al contrario, distrutta. Ma offre anche parecchi spunti di riflessione sulla valorizzazione di se stessi prima  come individui e poi come memebri di qualcosa o legati ad un ruolo sociale preciso, eliminando (o quasi) quell’elemento di superficilità che spesso si può trovare in questo tipo di romanzi. I sentimenti e le emozioni dei protagonisti, non solo verso l’un l’altra, sono ben descritti e approfonditi e le pochissime scene di sesso sono narrate senza volgarità. Devo però ammettere che l’eccessivo atteggiamento da santerellina di Grace mi ha dato sui nervi in più di un’occasione, ed esasperati erano i comportamenti dei personaggi di contorno, soprattutto quelli degli abitanti della cittadina. L’unico personaggio realistico era il protagonista maschile, che ha mostrato un’evoluzione caratteriale spontanea e graduale, anche se ho trovato un po’ troppo esagerato, da “eroe cinematografico” l’episodio iniziale dell’auto. Nel complesso, è una storia carina, in stile Nicolas Sparks.

 

 

 

Trama

Quando mio marito mi ha lasciato, ho desiderato ogni notte che tornasse. Dopo quindici anni insieme, non riuscivo a sopportare l’idea che se ne fosse andato tra le braccia di un’altra. Ero confusa, smarrita, e ho cominciato a dubitare di me stessa. Volevo soltanto riaverlo con me. Ma poi è arrivato Jackson Emery: la distrazione di cui avevo disperatamente bisogno. Un divertimento estivo. Eravamo perfetti, perché entrambi sapevamo che non saremmo durati, insieme. Jackson, con la sua cinica diffidenza verso le relazioni, e io che non osavo più sperare nell’amore. Tutto procedeva secondo i piani, fino alla notte in cui il mio cuore ha sussultato. Non mi sarei mai aspettata che avesse un’anima tanto tormentata. E da quell’istante l’ho visto sotto una luce diversa. Lentamente i miei pensieri hanno cominciato a concentrarsi su Jackson. L’uomo più diverso al mondo da quello che credevo di volere. Desideravo che Jackson fosse mio, anche se sapevo che non era fatto per amare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *