Home » Quello che non ci siamo detti di Marc Levy

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Recensione

Questo libro giaceva da un po’ nella mia libreria digitale, ogni tanto mi capitava sotto gli occhi ma non mi decidevo mai a leggerlo, anche perchè i libri di Levy non sono propriamente il mio genere. Alla fine, “chiamata”, l’ho letto e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dall’originalità della storia, dalla delicatezza con cui viene descritto e trattato il rapporto padre- figlia e come la perdita di un genitore possa generare qualcosa di incredibile; qualcosa che, per quanto orribile e devastante nella sua oggettiva realtà, può anche rivelarsi positivo. Perdere un genitore è sempre tremendo, ma è anche il momento in cui ci si accorge veramente di che pasta si è fatti, sia per i figli che per i genitori. E cosa fare quando si scopre che il padre, conscio della sua ormai precaria salute e dei suoi giorni contati, decide di fare un ultimo regalo alla figlia? Due giorni, 48 ore insieme, ancora, per l’ultima volta, per aiutarla a realizzare la sua vita e a prendere la giusta direzione. Toccante e commovente, ma con un finale a sorpresa.

Trama

In una New York primaverile piena di sole e di promesse, Julia Walsh si prepara a sposare il ricco e rassicurante Adam, l’uomo con il quale è placidamente fidanzata da anni. La sua unica preoccupazione è riuscire a entrare nel magnifico abito taglia 40 che Stanley, il suo migliore amico e consulente d’immagine, ha scelto per la cerimonia. Ma a pochi giorni dalla data fatidica, una telefonata dell’assistente di turno la informa che Anthony Walsh – per tutti brillante e invidiato uomo d’affari, per lei solo un padre distante e distratto – non potrà accompagnarla all’altare. Per una volta, bisogna ammetterlo, ha un’ottima scusa: è morto. Ma quando Anthony le compare inspiegabilmente davanti all’indomani del suo funerale, Julia si trova di colpo travolta da un’avventura sconcertante e meravigliosa: un viaggio nel tempo e fuori dal tempo che la costringe a incontrare davvero, per la prima volta, suo padre. A raccontargli verità fino a quel momento taciute perfino a se stessa, ad affrontare i nodi irrisolti della sua infanzia e a riscoprire la forza di un primo amore mai davvero dimenticato.

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