Home » Recensione Warchess 2 – Guerrieri eterni di J.D. Smith
51T5fQY+QxL._AC_UL320_SR224,320_ La paura è la vera alleata degli eroi, perché è da essa che si prende la forza, perché è la paura che stabilisce il confine tra coraggio e incoscienza, tra apparenza e intento. Il secondo capitolo della saga Warchess – Guerrieri eterni (Amazon, pp. 222) di J.D. Smith è un continuo susseguirsi di colpi di scena e nuovi personaggi, di adrenalinica avventura che tiene il lettore incollato alla pagine. E’ un crescendo di curiosità per le vicende che ruotano attorno a Mike e ai suoi amici, al mistero che avvolge il personaggio forte e tenace della Glover Everest, in cerca più di se stessa che impegnata in una missione da portare a termine, e man mano scoprirà che è proprio attraverso il compimento di quell’incarico che otterrà ciò che cerca.
La storia narrata è una partita a scacchi, appunto, fra il bene e il male, condizionata, però da due fattori chiave che nel tradizionale gioco da tavolo non ci sono: il fato e il libero arbitrio di cui sono donate le pedine. Non è facile, per chi ha riversato il destino del suo futuro e quello dell’universo conosciuto e sconosciuto su una scacchiera, dover guidare dei pedoni che hanno vita propria, che sono dotati di volontà e che possiedono un passato con cui fare i conti e un futuro da realizzare. Tra nuovi e misteriosi personaggi e vicende concatenate, ancora una volta, come nel volume precedente, è difficile stabilire una netta linea di confine tra i buoni e i cattivi, tra i soggiogati e i soggioganti, tra chi nutre sinceri ideali di pace e chi invece riveste doppi ruoli.
Di nuovo mi trovo a sottolineare quel particolare, per me negativo, che è l’uso del termine gnomo come sinonimo di nano. I lettori avvezzi al mondo fantasy sanno perfettamente che si tratta di due personaggi agli antipodi, con caratteristiche e vite letterarie differenti, così tanto da rendere impossibile una loro immaginaria sovrapposizione, stride.
Anche in questo caso i personaggi sono ben delineati e sanno conquistarsi le simpatie di chi legge. L’ambientazione è molto marcata e la natura riveste un ruolo chiave per tutto il romanzo, descritto in maniera semplice e scorrevole. Non resta altro, ora, che leggere il terzo ed ultimo capitolo della saga per scoprire a chi, finalmente, spetterà lo scacco matto definitivo.
Cinzia Ceriani

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