Categoria Recensioni

Pena la morte di Georges Simenon

20220918_141019 Ci sono pochi autori che sanno dare il meglio di sé sia nella narrativa medio-lunga che nella narrativa breve, in particolare i racconti. E uno di questi è Simenon. L’ho già detto e ribadito più di una volta, con Simenon non si sbaglia mai, è difficile che un Simenon deluda. Ho già letto diversi scritti di questo autore ma è la prima volta, ad esclusione dei vari Maigret, che leggo dei suoi racconti. Pena la morte (Adelphi, pp. 155) è una breve antologia, cinque storie che si leggono come si mangiano le ciliegie: uno dopo l’altro. Senza pausa, senza “tirare il fiato”, senza annoiarsi. La prosa è limpida, chiara, così come la tensione e la suspense che si respirano pagina dopo pagina. Ho amato le atmosfere create dall’autore nei racconti I maialini senza coda, Un ce...
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Il corpo ricorda di Lacy M. Johnson

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E SBAM! Questo è uno di quei libri che riesce a metterti al tappeto in poche pagine. Un knock-out da pugno allo stomaco. Dalle sue pagine, scritte con una penna asciutta, essenziale, affilata come un rasoio in cui ogni parola è una stilettata, trasuda una potente carica emotiva, è una storia tosta, toccante, dolorosa quella che racconta. Il corpo ricorda (NN Editore, pp. 200), della statunitense Lacy M. Johnson, non è facile da digerire, e nemmeno da dimenticare una volta terminata la lettura. È una testimonianza cruda, reale e sincera di ciò che succede a una donna che subisce violenza fisica e psicologica. Non durante gli abusi, che di per se stessi sono già tragici e assolutamente orribili, ma ciò che accade dopo...

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Due settimane in settembre di R. C. Sherriff

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Il libro delle vacanze. Il ritmo delle giornate, ma anche della scrittura, le atmosfere rilassate, quella comoda e rassicurante sensazione di sapere che tutto si svolgerà come previsto, che nulla turberà quei giorni di mare e relax. È un libro lento, da assaporare riga per riga, passo dopo passo. Un po’ come solo le vacanze sanno essere. Due settimane in settembre (Fazi Editore, pp. 352) è un romanzo del 1931 ed è ambientato nel West Sussex. È una scrittura, quella dello scrittore e sceneggiatore inglese Robert Cedric Sherriff, pacata, lineare, senza irruenze, che induce alla tranquillità e alla pacatezza. Vi è un’estrema attenzione ai dettagli, alle azioni, alle intenzioni e alla psicologia dei personaggi...

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Fango e stelle di Sara Wheeler

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Leggere questo libro è stato un intenso e particolare viaggio. In tutti i sensi. Geografico, storico, letterario ed emotivo. Fango e stelle – Viaggio in Russia in compagnia di Pǔskin, Tolstoj e altri geni dell’Età d’Oro di Sara Wheeler (Neri Pozza, pp. 313) è una lettura unica, come poche mi sono capitate, ad oggi, mi sono capitate. Fin da subito, dalla sua uscita qualche mese fa, avevo adocchiato questo scritto a metà strada tra il resoconto di viaggio e il saggio e quando finalmente l’ho avuto tra le mani è stato amore a prima vista, dalle primissime pagine...

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Non ti conosco di Pasquale De Santis

20220830_110555 Leggere il romanzo d’esordio del foggiano Pasquale De Santis, Non ti conosco (Link Edizioni, pp. 373), significa essere afferrati e trascinati nei tormenti dell’animo umano, nelle contraddizioni tra ciò che siamo, ciò che dovremmo essere e ciò che invece, talvolta senza un reale motivo e in maniera del tutto inconscia e assoggettata, diventiamo. Una spirale destinata a rovinare nella criminalità organizzata e nello sviluppo di profondi e pericolosi disagi psicologici che si traducono in patologia e ci allontanano dalla realtà, dal senso critico e dalle più elementari forme di sentimento positivo...
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Turista da banane di George Simenon

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Un’amica una volta mi disse che “un Simenon ogni tanto ci vuole”, e aveva ragione. George Simenon è uno di quei pochi autori del ‘900 che sa dare la giusta prospettiva alle cose, che sa indagare in modo all’apparenza semplice e con una certa verve, sottile e a tratti ironica, l’animo umano. Lo sonda, lo squadra, lo sminuzza e poi lo centellina, restituendo un’analisi acuta su pregi e difetti, ipocrisie ed egoismi, fragilità e punti di forza, desideri e bisogni. Il protagonista di Turista da banane (Adelphi, pp. 189) è combattuto proprio fra questi due aspetti...

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Una famiglia moderna di Helga Flatland

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Parlare di questo romanzo non è facile. Complesse sono le dinamiche famigliari che si riscontrano e che si influenzano a vicenda, comportamenti, decisioni e prese di coscienza che si riflettono sulla vita dei figli, benché adulti. Genitori che si sentono vuoti, privati di qualcosa, senza un reale scopo da perseguire quando il nido resta vuoto, quando anche l’ultimo figlio, il più piccolo e fragile, se ne va per seguire la sua strada e quindi cercano al di fuori del decennale matrimonio un appiglio, un modo, un motivo per far sì che tutto cambi senza realmente cambiare. I personaggi di questa storia si avviluppano, si ripiegano su se stessi...

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Le orchidee rosse di Shanghai di Juliette Marillot

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Nel corso della storia l’uomo si è reso responsabile di ogni tipo di crudeltà, violenza, sopruso, e la cosa peggiore è che di tantissimi di questi eventi non se ne parla, con il rischio, se non è già accaduto, che vengano obliati, che cadano nel dimenticatoio della storia o, peggio ancora, siano relegati nella sdrammatizzazione, quell’assurda giustificazione che fa dire “be’ ma questo è stato peggio di quello.” No, sbagliato e rischioso. Troppo rischioso...

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Recensione: Quel che la marea nasconde di Marìa OruÑa

20220603_170412 Le storie costruite attorno all’escamotage della “camera chiusa” hanno sempre esercitato uno strano fascino su di me. Da una parte mi incuriosiscono e mi intrigano, soprattutto mi piace l’idea di capire come l’autore sbrogli la matassa in maniera coerente e realistica senza scadere nell’irrazionale (diciamoci la verità: a inventare una situazione assurda e apparentemente impossibile è facile, il difficile viene dopo, nel chiarire le cose), dall’altra invece temo sempre che il rischio di cadere nell’insensato e nella delusione sia dietro l’angolo. Ma di certo non è questo il caso di Quel che la marea nasconde (Ponte alle Grazie, pp...
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Oh my darling, Clementine di Amity Gaige

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Clark e Charlotte sono esattamente come la loro casa a Clementine, piccolo e mormorante paesino della provincia americana. Sono una coppia bella, giovane e affiatata, all’apparenza, visti da fuori, ma se li si vive e li si conosce si capisce che sono invece due persone fragili, colme di “difetti” e appesantite dai fantasmi dei rispettivi passati. E così è anche la loro casa: gialla, solare, accogliente ma “infestata” dall’essenza dei precedenti proprietari o, forse più semplicemente, rappresenta il riflesso delle angosce e delle insicurezze emotive e psicologiche della coppia...

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