Categoria Recensioni

Buongiorno signora Astor di Shana Abé

Tutti noi conosciamo il Titanic e la sua storia, se non altro grazie all’ormai iconico film di James Cameron. Pochi, però, conoscono le storie, le vite e le vicende dei personaggi, storici e realmente esistenti, non di certo Jack e Rose, che s’imbarcarono sul transatlantico durante il suo viaggio inaugurale. Fra questi, molti gli esponenti di prima classe che in quegli anni, all’inizio del ‘900, rappresentavano la creme de la creme della società non solo americana, ma anche europea...

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Pioggia sottile di Luis Landero

È complicato trovare le parole giuste per definire questo romanzo che, devo dire la verità, mi ha un po’ intimorito quando ho letto che l’autore è stato un po’ paragonato a mostri sacri come Dostoevskij e Flaubert con il suo Madame Bovary. E, a pensarci ora, a lettura terminata, qualcosa, un vago rimando a questi due autori c’è: l’irrequietudine e la costante ricerca di qualcosa che contraddistingue due delle protagoniste femminili, Sonia e Andrea, quest’ultima in particolare, e il senso di ansia, angoscia e inettitudine trasmesso dalla madre e da Gabriel, fratello più piccolo, iper-coccolato e catalizzatore di attenzioni della madre.

Pioggia sottile (Fazi editore, pp...

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Ragazze perbene di Olga Compofreda

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Cosa significa davvero essere una “ragazza perbene” negli anni Venti del 2000? Essere una persona onesta, rispettosa, solidale e tutti quegli aggettivi che normalmente qualificano una brava persona, o significa semplicemente essere conforme alle consuete regole della società patriarcale in cui si è nate, seguire e aderire a dei predeterminati standard perché così è sempre e stato e così va fatto? Davvero crescere e organizzare la propria vita attorno al trovare un buon partito assolvendo al ruolo di moglie-madre-lavoratrice attenta a non sforare di neppure un millimetro da ciò che la famiglia si aspetta corrisponda automaticamente a essere perbene? E scappare, andarsene, ricominciare da capo, con fatica, sbagliando strada e cambiando direzione nel rapporto con gli altri e l’altro se...

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Il campo di Gosto di Anna Luisa Pignatelli

20230203_140705 Fiducia e delusione, cattiverie e invidia. Il buono contrapposto al marcio che c’è dentro ogni individuo. Agostino, detto Gosto, è un’anima pura e gentile, un uomo privo di malizia contraddistinto, a tratti, da un’infantile e sincera ingenuità che lo rendono un facile bersaglio per opportunisti, male lingue e maligni. Gosto è un disincantato, un uomo semplice che ha sempre vissuto della fatica delle sue mani in un piccolo borgo contadino della campagna toscana, di quelli talmente piccoli che si conoscono tutti e nessuno si fa mai gli affari propri, sul labile confine tra luce e ombra, tra cattiveria e bontà. Mai parole d’affetto per lui, lo “storto”, come lo definiva suo padre. Il campo di Gosto di Anna Luisa Pignatelli (Fazi editore, pp...
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La ragazza che viene dal buio di Michael Robotham

20221118_125452 Secondo capitolo della serie thriller incentrata sullo psicologo forense Cyrus Haven e l’emblematica Evie Cormac e secondo, adrenalinico successo per l’australiano Michael Robotham. La ragazza che viene dal buio (Fazi editore, pp. 448) è l’ideale seguito di uno dei due principali filoni narrativi di Brava ragazza, cattiva ragazza, edito sempre Fazi. Con una scrittura lineare e asciutta l’autore ci regala un thriller emozionale davvero difficile da non amare, è impossibile non provare affetto, e voglia di abbracciarla, per Evie, la sfuggente ragazza la cui vita è stata costellata, fin da piccola, da abusi, crudeltà e scene a cui nessun bambino dovrebbe assistere. Evie non è né cattiva né egoista né tantomeno “problematica”...
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Notturno cileno di Roberto Bolaño

20221107_140201 Leggere Bolaño è un’esperienza intensa e non facilissima. Il lettore viene totalmente assorbito da una scrittura densa e quasi in apnea per la mancanza di pause. Un flusso continuo di pensieri che dal vissuto personale del protagonista ci porta al vissuto personale dell’autore, nella sua terra, il Cile, ricca di contrasti, di asperità e di dolcezza, di arte e letteratura e di violenti eventi storici che hanno lasciato profonde e dolorose cicatrici. Nelle poche pagine di Notturno cileno (Adelphi, pp. 123) l’autore, attraverso la voce e i ricordi di un ormai anziano prete ripercorre “pregi” e “difetti” della sua terra natia...
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Oltre, tra terra e cielo di Koren Renzullo

20221102_122256 Cura dell’altro, amore, senso di colpa e anche senso di gratitudine e voglia di vivere. Sono questi i pilastri narrativi su cui la salernitana, ma originaria di Benevento, Koren Renzullo ha costruito il suo romanzo Oltre, tra terra e cielo (Scarenz, pp. 390). È una storia dolce-amara di amori non corrisposti e legami che faticano a nascere e a consolidarsi, di speranze tradite, delusioni e aspettative mancate; di come può capitare che nella vita lo stesso tragico destino possa unire e poi dividere le persone, di come può capitare che anche “un’intercessione spirituale” possa non bastare, di come l’anima resta legata al corpo e tenti di comunicare con i “senzienti” finché il cuore non smette del tutto di battere...
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La struttura dell’iki di Kuki Shuzo

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Credo di poter affermare che questo sia stato un mio primo, faticoso passo verso l’avvicinamento alla letteratura giapponese a me, purtroppo, di difficile approccio. Per me la letteratura nipponica, e asiatica in generale, risulta davvero ostica e non è che non ci abbia provato ad avvicinarmici in diversi modi. Con La struttura dell’iki di Kuki Shuzo (Adelphi, pp. 180) ce l’ho finalmente fatta, ma non è stato affatto facile, anzi. Per più di un motivo. In primis perché si riferisce alla letteratura giapponese, appunto, e poi perché si tratta di un saggio, genere con cui non sono mai andata proprio d’accordo e che sto imparando ad affrontare un po’ alla volta a piccoli passi...

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La vita prima dell’uomo di Margaret Atwood

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Per apprezzare veramente questo libro bisogna avere pazienza. Superare la prima parte, lenta e riflessiva, e giungere infine alla seconda parte del romanzo, dove la trama acquista un altro ritmo e spessore, diventando un sottile e tagliente gioco fatto di mosse e contromosse emotive, di comportamenti in bilico tra la ripicca, il risentimento, il pentimento e quel gusto sadico e crudele di sbattere in faccia all’altro la propria presunta superiorità, il proprio personale convincimento di “essere migliore”. Non posso nascondere di aver faticato a leggerlo, eppure allo stesso tempo ne ero attratta, proprio dal contesto psicologico creato costruito minuziosamente dall’autrice...

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Gioventù di Tove Ditlevsen

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Se Infanzia mi aveva incuriosito regalandomi una protagonista ancora bambina molto particolare e arguta, questo secondo volume autobiografico della trilogia di Copenaghen di Tove Ditlevsen mi ha letteralmente conquistata. In Gioventù (Fazi editore, pp. 168) troviamo, ovviamente, una Tove più matura, sia per età anagrafica che per modo di ragionare e atteggiarsi. È quell’insolito mix tra la spensieratezza e la leggerezza tipica degli adolescenti e la voglia di indipendenza e realizzazione di sé degli adulti. In modo schietto e diretto, che punta al centro delle questioni senza tanti fronzoli ma con una sensibilità davvero unica, la giovane Tove si è scavata un solco nel mio cuore di lettrice e vi ha trovato casa, si è costruita il nido...

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