Questa donna è un mistero, la sua identità è celata dietro uno pseudonimo e anche la sua immagine reale è mascherata da un piccolo frammento dell’immagine della copertina del suo romanzo d’esordio, L’ombra del passato (Link Edizioni), il primo di una quadrilogia. Di lei si sa che vive a Rovereto con la famiglia, che è del ’79 e che il suo nome letterario non è il suo vero nome.
Pronti a conoscerla? (per quel poco che ci concede?)
Parlaci un po’ di te, Elena. Com’è nata la tua voglia di scrivere?
Scrivere è un viaggio dell’immaginario. La mente è capace di creare, di viaggiare e di dare speranza. Da qui nasce la mia voglia di poter mettere in scritto un mondo diverso che possa, anche solo per un attimo, far sognare. Non so quando sia nata e perché, l’ho sempre sentito dentro.
Elena Di Logarati è uno pseudonimo. Come mai questa scelta?
Una mia amica mi ha consigliato.
Il genere in cui rientra il tuo romanzo non è semplicissimo, a cavallo tra il thriller e la fantascienza. Quali sono le tematiche cardine su cui ruota la storia?
La forza di credere ancora nell’umanità e di sperare di migliorare se stessi, attraverso gli occhi di un altra persona.
Fin’ora hai scritto un solo romanzo destinato, però, a diventare il primo di una saga. Quanto c’è della tua vita e della tua personalità in ognuno dei personaggi?
Della mia vita solo una minima parte perché è storia già scritta. Inutile scriverla di nuovo. Invece della mia personalità è la capacità di rialzarmi ad ogni caduta e diventare più forte di prima.
Cosa ti ha insegnato questa esperienza?
Che devi essere capace di guardarti dentro e di scavare, tanto a fondo, da toccare il fondo.
So che stai già lavorando al secondo libro. Indiscrezioni, anticipazioni?
Jodie dovrà fare i conti con la sua parte umana, dimenticata da troppo tempo, e confrontarsi con l’unica persona in grado di farla emergere, tanto da metterla in crisi.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai lettori?
Rispettare se stessi e gli altri, imparare dai propri errori e rialzarsi sempre ad ogni batosta.
Progetti per il futuro?
A volte i progetti importanti sono quelli che fai giorno per giorno.
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