Annalisa Farinello

Ritroviamo oggi una nostra conosciuta ma sempre gradita e presente presenza. Una scrittrice che questa volta, con il suo ultimo romanzo, si è aggiudicata il prestigioso terzo posto al Golden Aster Book, Premio Mondiale, preceduta soltanto da un connazionale e da un autore cileno. Annalisa Farinello è scrittrice, ben quattro sono i romanzi al suo attivo (Il labirinto, La notte delle Pleiadi, Emozioni difettose e Come un’alba in un cielo di vetro), e poetessa. Numerosi sono infatti i premi da lei conquistati con i suoi versi. Che dire di più Nulla. Lascio a lei la paorla!

Annalisa, questo è il tuo quarto libro, ambientato tra Vicenza e New York. Come mai queste due città così diverse, cosa lega l’una all’altra?

Scrivo e descrivo di soli luoghi che conosco, che ho visto, di esperienze che ho vissuto. Così Vicenza, i fiori e le montagne, un’alba in un cielo di vetro, unica e suggestiva e New York, città che mi è molto cara e amata da Viola, la protagonista del romanzo.

Il labirinto, La notte delle Pleiadi, Emozioni difettose e Come un’alba in un cielo di vetro, ma anche poesie e racconti, molti dei quali vincitori di premi e riconoscimenti. Cosa ti spinge a scrivere così tanto, cosa significa, per te, scrivere?

Come un bimbo arrivato alla fine della gestazione preme per uscire dal grembo materno, così “nascono “ tutti i miei scritti, i miei romanzi Un parto plurimo, i vagiti sono le parole che scrivo su quel primo, foglio di carta. La mia camera-studio, uno spazio solo per me e, dopo lunghi momenti e giorni e mesi, succede! Un imperativo! Trabocca l’anima e ho il cuore dentro la testa, una dolorosa e pur dolce urgenza che non può aspettare: devo scrivere. Un caleidoscopio di immagini ed emozioni, di vissuti che concorrono a fondersi nei protagonisti, dando forma e contenuto alle poesie, ai racconti, ai romanzi.

Come un’alba in un cielo di vetro si è aggiudicato il prestigioso terzo posto al Golden Aster Book, Premio Mondiale. Ci racconti l’esperienza?

Avevo risposto all’invito di partecipare al concorso Mondiale Golden Aster Book per romanzi inediti solo perchè avevo terminato da poco “Come un’alba in un cielo di vetro” e mi sono detta: perchè no? Erano passati parecchi mesi dall’invio e non ci pensavo più, così grande fu la sorpresa quando mi arrivò la mail dove mi comunicavano che risultavo tra i finalisti. Mi sono recata a Civitavecchia per pura curiosità e, nella Cittadella della musica dedicata a Elio Morricone tra artisti e scrittori di tutto il mondo, hostess che parlavano varie lingue, in una grandissima sala gremita, in poltrone di velluto rosso riservata ai finalisti mi sentivo piccola piccola. Quando sullo schermo gigante è apparsa la mia foto abbracciata al cucciolo di una mia amica che avevo inviato senza pormi problemi e, mentre presentavano la mia storia personale e il mio romanzo, invitandondomi a salire sul palco… bhe non so bene come mi sono sentita…mi tremavano le gambe e poi le mani quando mi hanno consegnato la bellissima targa del premio… poi mi hanno invitata a fare un discorso, non so come ma devo essere stata brava perchè mi hanno applaudido lungamente e mentre ritornavo al mio posto, continuavo a ricevere complimenti per il premio e per quello che avevo detto. Dopo solo un mese da quando è stato edito e presente alla Fiera del Libro di Torino, la casa Editrice Kimerik lo presenterà anche alla Fiera del Libro proprio a New York, che ti posso dire…ti lascio solo immaginare…

Tu sei una psicoterapeuta. Quanto c’è di te e della tua professione nei tuoi scritti?

Tutto di me… nell’empatia del rapporto professionale che vivo con i pazienti. Persone le cui storie di vita, intrise di sentimenti come l’amicizia, l’amore e la passione, il tradimento o relazioni disperanti, faccio mie e con loro vivo.

Stai già lavorando ad un altro libro? Indiscrezioni, anticipazioni?

In gestazione…

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai lettori?

Vorrei che fosse per ogni lettore, quello che ha sempre rappresentato per me un libro: è come una tavola imbandita. Mi accosto affamata e curiosa e lo apro, lo leggo, voglia di sapere, di conoscere, di emozionarmi perchè, credo fermamente che le parole suscitino emozioni ancor prima che le emozioni generino parole.

Progetti per il futuro?

Voglio continuare a scrivere. Perchè… E’ con immenso piacere che sento dire dai miei lettori, “ tra le sue pagine mi ritrovo”, la gioia e il dolore profondo dell’anima, termini astratti e pur così reali, le parole di un libro possono evocare ricordi, fare affiorare memorie dimenticate, parole che risuonano perchè erano già dentro di noi, pensieri già pensati e ci si sente meno soli… Il libro lo leggiamo, lo riponiamo e lo riprendiamo, lo rileggiamo e diventa parte di noi.

 

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