Home » Un tranquillo weekend di delitti di Gilly MacMillan

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Recensione

I punti di forza di questo thriller psicologico sono molteplici. In primis l’abilità dell’autrice nel costruire situazioni ambigue con personaggi ben tratteggiati e in lotta con i loro personali demoni, la suspance sempre alta e costante e la capacità di trarre in inganno il lettore disseminando falsi indizi. Punto critico, invece, oltre al titolo che rimanda un po’ a un celebre e quasi omonimo film, è la presenza di troppi elementi e accadimenti che risultano disturbanti e slegati dagli altri, sono semplicemente in più, superflui (e ovviamente non posso rivelari quali sono per non spoilerare). Detto questo, resta comunque un buon thriller, che si legge e si lascia leggere, intrigante e ansiogeno al punto giusto. Gli aspetti psicologici sono ben calibrati e usati, le pause e i colpi di scena si susseguono in modo logico e, seppur a volte risultino forzati, funzionano e spingono il lettore a voltare la pagina per proseguire la lettura. E’ ben descritto anche lo stato psicotico e maniacale in cui cadono i personaggi, in un continuo crescendo di disperazione e perdita di controllo. La scrittura è semplice e asciutta, lineare ma precisa, descrittiva ma non prolissa. Questo romanzo non vi lascerà a bocca aperta, ve lo dico già, non vi farà rotolare a terra, né schizzerà in cima alle top ten, ma sicuramente lo ricorderete bene anche fra qualche mese, sa farsi notare e apprezzare, sa entrare nella testa del lettore con immagini vivide e taglienti.

 

 

 

Trama

Dark Fell Barn è un rifugio tranquillo e isolato dal mondo, o almeno questo promette il suo sito web.
Una breve pausa da tutto è proprio ciò di cui Jayne, Ruth ed Emily hanno bisogno. Le tre amiche partono così alla volta della fattoria immersa nella brughiera inglese, dove tra­scorreranno la notte in attesa che i mariti le raggiungano la mattina successiva. Quando arrivano, però, trovano un messaggio agghiacciante: un biglietto nel quale è scritto che uno degli uomini che aspettano è stato ucciso. Ogni tentativo di rintracciare i propri coniugi è inutile. I telefoni non prendono e non c’è verso di far funzionare internet. Sono bloccate. E sta arrivando una tempesta.
Improvvisamente le tensioni esplodono. E al nervosismo si aggiunge il fatto che ognuna di loro spera in cuor suo che non si tratti del proprio marito. L’amicizia inossidabile di un tempo sembra svanire con il passare delle ore. Per quante difficoltà abbiano affrontato insieme, questo incubo sembra andare oltre ogni possibile sopportazione. Ma chi è l’artefice del gioco macabro in cui sono rimaste intrappolate?

 

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