Home » Avviso ai naviganti di E. Annie Proulx

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Recensione

Lettura piacevole ma prolissa e dispersiva, persa nella descrizione di dettagli, ambienti, luoghi e situazioni superflue di cui il lettore, a mio avviso, può benissimo fare a meno ed evitare così di rubare spazio a concetti e argomenti (tipo il dolore della perdita, l’abuso domestico o il disagio infantile per la perdita di un genitore a cui segue un drastico cambio delle abitudini) che di certo avrebbero meritato maggiore approfondimento. La sensazione che ho avuto è stata quella di trovarmi davanti a un calderone colmo di ingredienti diversi tra loro che invece di amalgamarsi si accavallavano annullandosi a vicenda. Troppi elementi, troppo materiale e poco “scavo”. E’ come se l’autrice avesse lanciato i sassi nascondendo ogni volta la mano. Un troppo che distrae e disorienta, soprattutto vista l’eccessiva importanza data ad aspetti invece secondari e la presenza di un personaggio principale sciatto e arrendevole (che in realtà ci stava anche, ma a un certo punto mi ha innervosita). Spesso ho faticato a concentrarmi e a seguire il filo conduttore della storia. Peccato. Era da un bel po’ di tempo che volevo leggere questo libro, ma, probabilmente, nonostante l’enorme successo e il fatto che sia considerato uno dei romanzi più importanti della narrativa americana degli anni ’90 del ‘900, non fa per me.

 

 

 

Trama

Edna Annie Proulx, nata a Norwich nel Connecticut da una famiglia di origini canadesi, è considerata una delle più grandi scrittrici contemporanee. Tra le sue opere più significative, oltre ad Avviso ai naviganti (minimum fax, 2018), con il quale ha vinto nel 1994 il Premio Pulitzer per la narrativa, vanno ricordati i romanzi Cartoline (Dalai Editore, 2002) e I crimini della fisarmonica e la raccolta di racconti Gente del Wyoming (Mondadori, 2009), che include quel Brokeback Mountain dal quale Ang Lee ha tratto l’omonimo e celebre film. Anche Avviso ai naviganti è stato trasposto per il cinema, da Lasse Hallström, con Kevin Spacey nel ruolo di Quoyle. Nel 2018 ha pubblicato il romanzo ambientalista Pelle di corteccia, edito in Italia da Mondadori.

 

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