Buongiorno a tutti e a tutte!
Torna la rubrica Libri che… e vorrei approfittarne per parlare con voi di ciò che succede, o non succede, quando acquistiamo un libro nuovo: piccole manie e comportamenti di approccio al nuovo ingresso. Ogni persona, ogni lettore ha un modo tutto suo e personale di avvicinarsi a un libro. C’è chi lo considera un oggetto qualunque, da leggere subito o riporre sullo scaffale appena tolto dal pacco, e chi invece, come la sottoscritta, ha bisogno di fare la conoscenza di quel libro prima di iniziarne la lettura (che non è detto avvengo subito, in quel momento), o anche solo prima di riporlo sullo scaffale insieme agli altri.
Ecco, è proprio su questo che vorrei soffermarmi. Ci sono diversi titpi di lettori al mondo: attenti, distratti, maniaci, interattivi, voraci, selettivi, eccetera. Io faccio parte di quei lettori che oltre a leggerli, i libri, piace anche collezionarli, ma collezionarli non nel senso di andare alla ricerca di edizioni di pregio o particolari, semplicemente di avere più titoli possibili in modo da potermi creare una libreria vasta ed eterogenea, atta a soddisfare diversi tipi ed esperienze di lettura. Ci sono molti titoli, famosi o meno, di cui leggo la trama o vengo a conoscenza, che mi intrigano e mi incuriosiscono e alla prima occasione li compro.
Io ho due librerie: una cartacea, in cui prevale la narrativa di genere e non, ma soprattutto classici ‘800 e ‘900 (con qualcosa anche dei secoli prima), e una digitale che raccoglie moltissimi ebook di vario genere: narrativa, thrller, gialli, moderni, qualche classico, fantasy…
Riflettendo sul modo in cui persone diverse si avvicinano a oggetti diversi, e in particolare i libri, mi sono accorta di avere un modo tutto mio di farlo, e che non coincide con amiche o lettori di mia conoscenza, al momento.
Quando entro in possesso di un libro nuovo, di un cartaceo chiarmente, mi piace già iniziare a conoscerlo, anche se non lo leggerò subito: lo giro e lo rigiro per le mani, lo tengo vicino a me sulla scrivania o sul comodino o il tavolino a fianco al divano, spesso ne annuso anche le pagine, leggo la quarta di copertina, leggo la prima frase del primo capitolo e l’ultima frase dell’ultimo capitolo. Ne analizzo il carattere, la grandezza e se l’inchiostro è più o meno marcato, ne tasto la consistenza delle pagine. Leggo l’indice e a volte la biografia dell’autore. Osservo se ci sono prefazioni, postfazioni, approfondimenti, note e glossari.
Poi, terminato tutto questa serie di riti, se non mi ha ancora “chiamata”, lo ripongo nella libreria.
La storia cambia totalmente quando ad essere nuovo è, al contrario, un libro digitale. Lo apro, ne osservo copertina e leggo l’inizio delle eventuali prefazioni e la prima frase del primo capitolo, poi ritorno alla copertina (un po’ come se lo chiudessi) e torno sul libro che sicuramente ho già in lettura.
Vi prego, ditemi che non solo la sola ad avere queste manie.
Voi come vi comportate quando entrate in possesso di un libro nuovo?
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