Home » Le utlime uscite letterarie di aprile

Buongiorno! Aprile termina con così tante, strepitose uscite che non so più cosa segnare nella wishlist, non so più dove girarmi. Sono tante, troppe, e tutte molto, molto allettanti.

 

UN BRAV’UOMO E’ DIFFICILE DA TROVARE

DI FLANNERY O’CONNOR

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Genere: Narrativa

Costo: 17,00

pag. 283

Editore: Minimum Fax

Uscito nel 1955 e composto da dieci racconti inarrivabili per forza espressiva e spietatezza dello sguardo, Un brav’uomo è difficile da trovare impose immediatamente Flannery O’Connor come l’esponente di punta di quello che sarebbe stato ribattezzato il «gotico sudista».
Unica sua raccolta pubblicata in vita, ha esercitato un’influenza incalcolabile su scrittori, musicisti, filosofi, politici per la ricchezza dell’apparato simbolico e la potenza e originalità del tema religioso.
Dal racconto che dà il titolo al volume – con l’esplosione finale di violenza e le parole misteriose con le quali il Balordo, capo di una banda di rapinatori e assassini, chiude la storia, –all’irruzione di uno straniero nella tranquilla esistenza della «brava gente di campagna» di un’altra memorabile novella, fino alla sarcastica rielaborazione del tema razziale nel «Negro artificiale», O’Connor attinge al grottesco e a un umorismo a tratti feroce per costruire un un microcosmo umano in miracolosa sospensione tra commedia e tragedia, amore e crudeltà, dannazione e salvezza. 

 

CLARETTA L’HITLERIANA

DI MIRELLA SERRI

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Genere: Storico

Costo: 19,00

Pagg: 300

Editore: Longanesi

Quando Camila scopre di aver ricevuto in eredità dalla madre una parte di masseria a Salianto, un piccolo paese della Puglia, la decisione è subito presa: resterà giusto il tempo necessario per vendere. A Madrid ha una vita che l’aspetta e ricordi a cui si aggrappa con le unghie, mentre dell’Italia conosce solo la lingua, e certo la madre aveva avuto buone ragioni per abbandonare la sua terra d’origine, cancellando ogni legame con la famiglia. Eppure, quando si trova immersa nella luce abbacinante dell’estate, dove la brezza profuma di mare e fichi maturi, Camila avverte un monito che la spinge a restare. È lo stesso richiamo che la attira verso il bosco delle lucciole, teatro tanti anni prima di una fuga d’amore finita in tragedia, che ancora alimenta leggende e dicerie. Perché la madre era ossessionata da quella storia? Chi è la fanciulla bionda il cui fantasma infesta il bosco nelle notti di luna piena? E quale ruolo ha Tiziana, la comproprietaria della masseria, arroccata nel suo sprezzante silenzio? Solo Marco, uno scrittore dal sorriso caldo e irriverente, sembra disposto ad aiutare Camila a disseppellire quell’antico segreto, risvegliando in lei sentimenti che credeva altrettanto sepolti…

 

LA RINNEGATA

DI VALERIA USALA

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Genere: Narrativa

Costo: 16,00

Pagg: 208

Editore: Garzanti

Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo sono solo queste a renderla diversa dalle altre donne. Neanche aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a tacere le malelingue e i pettegolezzi. Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia. Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa. Quando tutto cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e saldo, come una radice ancorata alla terra. Non capitava da anni che un esordio venisse accolto con tanto entusiasmo dalle libraie e dai librai che l’hanno letto in anteprima. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da raccontare. Una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e rinuncia. Una storia di amore e potere. Una storia di rinascita e di speranza.

 

LA GUERRA DI NINA

DI IMMA VITELLI

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Genere: Narrativa

Costo: 16,90

Pagg: 312

Editore: Longanesi

Nell’estate del 2013, mentre nella vicina Siria il tam tam della guerra vuole imminente la caduta del dittatore Bashar al Assad, a Beirut una giovane e spericolata reporter italiana conosce un noto fotografo di guerra siriano con un orribile segreto alle spalle. Tra Nina e Omar nasce un amore avvolgente e totalitario, tale da spingere lui a lasciarsi convincere a ritornare nella sua Aleppo portandola con sé. E lì, mentre Omar cerca di immortalare con la sua macchina fotografica il dramma di un popolo che ha sete di libertà, Nina avrà modo di incontrare personaggi intensi e straordinari, come Khaled, che lotta per i diritti civili e la libertà contro quelle forze governative che gli hanno ammazzato il fratello durante una manifestazione pacifica; Amal, una bellissima donna laica, indipendente e anche un po’ scabrosa per il contesto islamico; Walid, un ragazzo di tredici anni il cui unico desiderio è farsi saltare in aria per vendicare la morte del padre. Ma in quella guerra atroce Nina l’«italiye» finirà anche con lo scoprire che dietro gli ideali più o meno onesti dei proclami (del governo siriano, degli oppositori, dell’Isis) si celano faide ataviche e vendette personali che finiranno con l’imporre un prezzo altissimo alla passione tra lei e Omar. Partendo dalle esperienze vissute sulla sua pelle negli anni in cui è stata corrispondente di guerra, Imma Vitelli ha scritto un romanzo che non è solo un commosso omaggio alle popolazioni martoriate della Siria, ma soprattutto una grandissima storia d’amore.

 

RIVIERA

DI VALENTINO RONCHI

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Genere: Narrativa

Costo: 17,00

Pagg: 150

Editore: Fazi Editore

Marianna Delfini nasce nel 1970 nella periferia di Milano. Non in una periferia qualunque, però, ma in Riviera: un angolo defilato, sotto la tangenziale, dove lungo l’argine del canale sorge una fila di ordinate villette che osservano placide lo scorrere delle stagioni. In modo tranquillo e defilato scorre anche la vita di Marianna, una bambina quieta e dolce che cresce nella casa di famiglia insieme ai genitori e ai nonni materni. La famiglia Delfini ha vissuto per generazioni lungo questa pittoresca sponda e, mentre Marianna cresce facendo i conti con le piccole gioie e gli inevitabili dolori di una vita, il passato ogni tanto si riaffaccia per ricordare anche agli adulti come è stato crescere e formare una famiglia. La migliore amica, la zia girovaga, la scuola, il primo amore, ma anche l’amara ingiustizia del lutto: la vita della bella Marianna, insieme a quella di chi le sta attorno, è scandita e ricomposta come i riflessi della Riviera sulle acque del canale, attraverso una narrazione estremamente sensibile e delicata che si sofferma con abilità sui momenti essenziali di una vita come tante e quindi proprio per questo unica e irripetibile.

 

IL POMERIGGIO DI UN FAUNO

DI JAMES LASDUN

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Genere: Narrativa

Costo: 16,00

Pagg: 224

Editore: Bompiani

Marco Rosedale, giornalista televisivo inglese trapiantato a New York, dopo una giovinezza rapace ha avuto un buon successo, ancorché non vistoso, e gode di una meritata, solida reputazione. Che rischia di essere spazzata via dal lancio imminente del memoir di Julia Gault, ex collega già brillante ma in declino, di cui trapela in anticipo parte del contenuto: un’accusa di stupro che viene dal passato remoto. Marco si confida con il narratore, inglese in America come lui, che si trova combattuto tra gli obblighi di un legame di vecchia data e il desiderio di ricostruire che cosa è successo quarant’anni prima in una camera d’albergo a Belfast, ammesso che sia possibile. Un desiderio che lo fa precipitare nell’orbita della donna al centro del caso, in un terreno ambiguo dove il confine tra difesa e complicità muta e sfuma di continuo.

 

LA PROVA DELL’INFINITO

DI PETER JAMES

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Genere: Thriller

Costo: 19,00

Pagg: 624

Editore: Longanesi

Ross Hunter, giornalista investigativo, stava per non rispondere a quella telefonata. E forse sarebbe stato meglio così, perché dopo aver sentito la voce al di là del filo, la sua vita è cambiata per sempre. E anche il mondo, ora, rischia di cambiare in modo irreversibile. A parlare è il dottor Harry F. Cook, stimato professore nonché cristiano devoto, che impone a Ross di fermarsi e ascoltarlo. «Vorrei solo rassicurarla che non sono uno squilibrato, signor Hunter. So che potrà sembrarle strano, ma di recente ho avuto la prova assoluta dell’esistenza di Dio e mi hanno detto che uno scrittore, un rispettato giornalista che si chiama Ross Hunter, potrebbe aiutarmi a farmi prendere sul serio.» Ross non crede alle sue orecchie. Il nome di Cook non gli è nuovo e il suo istinto da reporter gli dice che forse potrebbe ricavare qualcosa da quella storia. Gli concede il beneficio del dubbio e si accordano per incontrarsi. Ma una svolta inaspettata del destino impedisce al dottor Cook di approfondire il discorso. Ben presto, Ross comincia a ricevere delle minacce. Nella sua mente da astuto giornalista a caccia di intrighi, la situazione comincia a farsi chiara: se ci fosse qualcosa di vero in quello che gli ha detto Cook…? Ma cosa potrebbe provare l’esistenza di Dio? E di quale Dio? E che conseguenze avrebbe una rivelazione di questa portata per il mondo? Ross si rende conto di essere in pericolo, e mentre tenta di salvarsi la vita scopre chi sono i molti nemici che vogliono invece metterlo a tacere: un predicatore miliardario, un ricco amministratore delegato che vedrebbe il lavoro di una vita andare in fumo e… le religioni di tutto il mondo. Se solo Ross Hunter riu­scisse a sopravvivere abbastanza a lungo da presentare le prove…

 

COME DELFINI TRA PASCECANI

DI FRANCOIS MORLUPI

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Genere: Giallo

Costo: 15,20

Pagg: 416

Editore: Salani

È un ottimo poliziotto, il commissario Ansaldi, anche se da tempo immemore soffre di ipocondria e di attacchi d’ansia che rendono complicate anche le attività più semplici, nella vita come nel lavoro. Per fortuna il quartiere al quale è stato assegnato, Monteverde, è un’oasi di pace nel caos della capitale: un posto tranquillo, dove non succede mai niente. Forse è per questo che sotto il suo comando sono stati destinati altri quattro soggetti “particolari”, come ad esempio Eugénie Loy, il suo braccio destro, che soffre di un disturbo antisociale della personalità che la rende apparentemente insensibile, una «portatrice sana di disperazione» come la definiscono i colleghi, che però riconoscono in lei ottime doti investigative. Sono così, i Cinque di Monteverde: uomini e donne alle prese con le loro debolezze, ma capaci, insieme, di trasformarle in forza. Un venerdì pomeriggio, un ultraottantenne vedovo e solitario viene trovato senza vita nel proprio appartamento, con un cappio al collo. Si direbbe un caso facile, il classico suicidio. Ma qualcosa non quadra ad Ansaldi e ai suoi, e quel piccolo dubbio si trasforma, nel volgere di pochi giorni, in un’indagine che turberà non solo la quiete di Monteverde ma anche le stanze della politica.

 

INDIPENDENZA

DI JAVIER CERCAS

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Genere: Giallo

Costo: 19,00

Pagg: 416

Editore:Guanda

Come smascherare coloro che esercitano il potere nell’ombra? Come vendicarsi di chi ti ha inferto le ferite più sanguinose e umilianti? Ritroviamo in questo nuovo romanzo Melchor Marín, il poliziotto appassionato di libri protagonista di Terra Alta. Ad alcuni anni di distanza dalla morte dell’amatissima moglie Olga, torna insieme alla figlia Cosette nella sua Barcellona, dove dovrà affrontare l’indagine più spinosa e difficile: qualcuno infatti tiene sotto ricatto la sindaca della città, utilizzando un video hard che risale a molto tempo prima. Ancora segnato dal profondo dolore per non aver trovato gli assassini di sua madre, ma sempre guidato dalla sua rigorosa integrità morale, Melchor dovrà capire se il ricatto faccia parte di un progetto più articolato di destabilizzazione politica. E questo lo costringerà a entrare nelle stanze del potere, dove regnano il cinismo, l’ambizione sfrenata e la corruzione.

 

URLA SEMPRE, PRIMAVERA

DI MICHELE VACCARI

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Genere: Giallo

Costo: 19,00

Pagg: 448

Editore: NN Editore

Per Zelinda il presente è il 2022, e Genova, la sua città, è messa a ferro e fuoco come nel G8 del luglio 2001. Procreare è diventato un reato, e per Zelinda l’ultima ribellione è la fuga, per mettere in salvo la bambina che porta in grembo a costo della sua stessa vita. Per il Commissario Giuliani il presente è l’8 settembre 2043, quando viene chiamato a indagare sulla morte di un uomo centenario che ha cambiato le sorti del paese. Per Spartaco il presente è sua nipote Egle, la figlia di Zelinda: lui, partigiano, queer, militante, dovrà addestrarla a combattere per se stessa e per gli Orfani del bosco, i bambini sopravvissuti. Presente, passato e futuro entrano senza bussare nella vita di Egle che, depositaria di una storia familiare e di un potere legato ai sogni, è l’unica in grado di immaginare il cambiamento. Nella Metropoli che è diventata l’Italia, un’oligarchia di uomini anziani, la Venerata Gherusia, ha cancellato istruzione e scienza, avvelenato terre e città, e i cittadini devono scegliere di estinguersi. Ma la scintilla del sogno è così potente da piegare la realtà, aprendo la strada alla rivoluzione.

 

IL VINO DEI MORTI

DI ROMAIN GARY

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Genere: Narrativa

Costo: 15,00

Pagg: 192

Editore: Neri Pozza

A lungo inedito e pubblicato per ultimo solo nel 2014, quando venne ritrovato da Philippe Brenot che ne ha curato l’edizione francese, “Il vino dei morti” è la prima opera di Romain Gary. Il grande scrittore di origine lituana, di recente celebrato in Francia con l’ingresso della sua opera nella Pléiade, la scrisse nel 1937, quando aveva appena diciannove anni, nella sua stanza di studente in rue Rollin, a Parigi. Il romanzo narra della fuga dagli inferi del giovane Tulipe, tra un sabba di tombe, loculi, bare e morti che, come scrive Riccardo Fedriga nella postfazione alla presente edizione, «paiono gli inquilini bislacchi di un cimitero simile a una casa popolare di Belleville», come quella di Madame Rosa nella “Vita davanti a sé”, il romanzo che Gary firmò con lo pseudonimo di Émile Ajar. Di certo, il suo giovane protagonista ha molto in comune con il giovane Romain che, negli anni Trenta, viveva con la madre a Nizza, nella pensione Mermonts in cui si aggiravano ospiti altrettanto bislacchi, o con il Gary studente e “immigrato” a Parigi, che nell’ebbrezza del vino cercava il balsamo alle sue prime pene d’amore. “Il vino dei morti”, tuttavia, «contiene in sé già tutti i romanzi di Gary», poiché anticipa largamente i tratti fondamentali del mondo narrativo dello scrittore che vinse due volte il Goncourt. Il sottile umorismo, innanzi tutto, che nelle sue pagine genera una esilarante galleria di personaggi: dal portaborse di un ministro importante al redattore del ministero delle Belle Arti, dal cantante russo di un coro cosacco al masturbatore seriale, al prete che non crede ai miracoli. Infine, il carattere disperato e grottesco, picaresco e ridanciano, insieme, della narrazione. Una proprietà inconfondibile del libro che, in un passo dell’opera postuma “Vita e morte di Émile Ajar” (1981), farà dire a Gary stesso: «Tutto Ajar è già in Tulipe».

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