Home » Daniel Deronda di George Eliot

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Autore:George Eliot
Genere: Classico
Prezzo: € 20,00
Prezzo ebook: € 9,99
Data pubblicazione: giugno 2018
950 pagine circa
Editore: Fazi

Trama

Pubblicato nel 1876, Daniel Deronda è l’ultimo, brillante romanzo di George Eliot, e forse il più controverso. In questo libro, infatti, la celebre autrice di Middlemarch offre uno dei più lucidi e feroci ritratti della politica e dell’imperialismo di età vittoriana, della discriminazione sessuale e razziale, della tolleranza religiosa e del pregiudizio. Daniel Deronda è un giovane benestante di bell’aspetto, la cui natura sensibile e altruista lo spinge ad aiutare chiunque intorno a lui si trovi in difficoltà: da una sala da gioco alla riva del Tamigi, fino a un piccolo negozio di antiquariato, Daniel incontra così l’altezzosa Gwendolen, la giovane Mirah e l’erudito Mordecai. Tra coincidenze ed eventi mondani, le loro vite si intrecciano a quella di Deronda, che cercherà di risollevare le loro sorti e che ne verrà a sua volta inaspettatamente trasformato. Affidato fin da piccolo a Sir Hugo Mallinger, Daniel non ha mai saputo chi fossero i suoi genitori, ma un incontro accidentale getterà nuova luce sulle sue origini. Le contraddizioni della bella e viziata Gwendolen, i difficili trascorsi della delicata Mirah e i sogni religiosi di Mordecai accompagnano Daniel Deronda verso la consapevolezza di sé e verso un’insperata felicità, sullo sfondo dei costumi dell’aristocrazia inglese. Attraverso una variegata galleria di personaggi umani, Eliot affronta in maniera esplicita il tema del sionismo e dell’antisemitismo, con tinte vivide a metà tra l’indagine morale e il tono satirico.
Con una storia avvincente, dalle situazioni dirompenti e dai personaggi indimenticabili, viene qui riproposta una delle più importanti scrittrici britanniche che, al pari di Jane Austen e Virginia Woolf, rientra a pieno titolo tra i classici della letteratura.

 

 

George Eliot

Pseudonimo di Mary Anne Evans, è stata una delle più importanti scrittrici britanniche dell’epoca vittoriana. Utilizzò il nome maschile per essere presa sul serio come scrittrice e per evitare i pregiudizi in quanto compagna di un uomo sposato, il filosofo e critico George Henry Lewes, con il quale visse per vent’anni. Solo dopo aver raggiunto la fama di romanziera rivendicò le proprie opere, suscitando lo scandalo di molti lettori e della buona società. Nonostante il successo, continuò a usare lo pseudonimo con cui era diventata celebre.

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