Libri che… vorrei ritrovare in libreria tra cent’anni

Pensare, rielaborare e scrivere l’argomento di questa settimana della rubrica Libri che… non è stato per niente facile. Intanto perché vorrei essere a Tempo di Libri e invece, quest’anno, mi tocca seguirlo da lontano, e poi perché non è assolutamente cosa da poco dover scegliere pochi ma significativi libri a discapito di altri che, per quanto stupendi, non possiedono quella marcia in più che farebbe guadagnare loro altri cento anni di vita “libresca” e che meriterebbero di essere quindi inseriti in questa classifica. Ogni libro ha in sé delle caratteristiche peculiari, lo sappiamo, che si potrebbero adattare benissimo in qualsiasi epoca storica e con qualsiasi tipo di società. Cominciamo?

Il primo è sicuramente

 

SHERLOCK HOLMES

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Per l’intelligenza e l’arguzia, l’attenzione ai dettagli e la naturale propensione a “leggere tra le righe” e l’interpretazione della realtà.

A seguire troviamo

GILGI, UNA DI NOI DI IRMGARD KEUN

GILGI

per l’intraprendenza, il coraggio e la voglia d’indipendenza di una donna che dimostra che per essere felice, realizzata e a proprio agio nella sua pelle non necessita di un uomo. Una donna vale perché è una persona, non perché è la moglie o la madre di qualcuno.

Dopo Gilgi, non possiamo non citare un classico intramontabile

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO DI JANE AUSTEN

NZO

per quell’atmosfera casalinga e accogliente che si legge nelle sue pagine, quel tendere alla bellezza e ad uno stile di vita discreto ma non accondiscendente, semplice, ma ricco di ideali, amore e buoni propositi (a volte non sempre azzeccati o disinteressati). Senza dimenticare la storia d’amore tra Elizabeth e Darcy.

Più recentemente, invece, inserisco i libri

SE QUESTO E’ UN UOMO DI PRIMO LEVI

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e

NORMA COSSETTO – FOIBE ROSSE

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Entrambi i volumi per un’unica solida ragione: non dimenticare e non ripetere (ma ahimè l’uomo non impara mai dai suoi errori) simili abomini

e infine

IL SIGNORE DEGLI ANELLI DI J.R.R. TOLKIEN

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per non dimenticare l’importanza di sognare, viaggiare, conoscere nuovi ed inesplorati mondi, saper distinguere il bene dal male e instaurare nuove e durature amicizie in grado di superare ogni ostacolo. Per la lealtà e il coraggio.

In realtà ci sarebbero moltissimi altri libri e autori che amo e che sono importanti per me: Irene Nemirovsky, F. S. Fitzgerald, Hemingway, Shakespeare, le sorelle Bronte, Virgina Woolf, Pessoa, Falubert, Collins, Hardy, Whitman… ma se li inserivo tutti perdeva un po’ di valore questa sorta di classifica che, a mio avviso, racchiude in pochi volumi l’essenziale che il genere umano dovrebbe ricordare e coltivare per vivere al meglio, anche fra cent’anni.

Voi che ne dite?

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